Diciotto ricette per diciotto scrittori ma un solo autore... gustoso.
Gustavo Pratt è il nome ironicamente allusivo dietro il quale si cela l’identità di una penna giocosa e brillante, per palati sopraffini e lettori raffinati. Si sa che i gusti sono gusti, e di piatti ce ne sono tanti, da assaggiare e sperimentare, anche sulla tavola della nouvelle vague della ‘letteratura sarda’.
Gustavo Pratt propone un menu di saporite ricette dell’arte culinaria rielaborate secondo lo stile di alcuni scrittori sardi (per nascita o adozione). Ecco allora serviti antipasti, primi, secondi piatti e dessert composti alla maniera di… Niffoi, Agus, Fois, Capitta, Carlotto, Lecca, Abate, Angioni, Todde, Soriga, Alcioni, Floris, Clarkson, Maccioni, Nonnis, Marrocu, Ferruzzi, Pinna... in forma di brevi racconti i cui protagonisti si fanno cuochi, pasticceri o affamati buongustai.
In questo tripudio di cucina e scrittura viene una certa acquolina in bocca.
Ma chi è Gustavo Pratt? Nessuno lo sa... o sì?
Gustavo Pratt è il nome ironicamente allusivo dietro il quale si cela l’identità di una penna giocosa e brillante, per palati sopraffini e lettori raffinati. Si sa che i gusti sono gusti, e di piatti ce ne sono tanti, da assaggiare e sperimentare, anche sulla tavola della nouvelle vague della ‘letteratura sarda’.
Gustavo Pratt propone un menu di saporite ricette dell’arte culinaria rielaborate secondo lo stile di alcuni scrittori sardi (per nascita o adozione). Ecco allora serviti antipasti, primi, secondi piatti e dessert composti alla maniera di… Niffoi, Agus, Fois, Capitta, Carlotto, Lecca, Abate, Angioni, Todde, Soriga, Alcioni, Floris, Clarkson, Maccioni, Nonnis, Marrocu, Ferruzzi, Pinna... in forma di brevi racconti i cui protagonisti si fanno cuochi, pasticceri o affamati buongustai.
In questo tripudio di cucina e scrittura viene una certa acquolina in bocca.
Ma chi è Gustavo Pratt? Nessuno lo sa... o sì?
67 commenti:
Scrittura brillante e irriverente, giocosa e raffinata per uno scrittore acuto e attento...
La scelta degli autori "omaggiati" condurrebbe all'ipotesi di uno scrittore appartenente al "circuito" regionale.
Ma sinceramente stento a immaginare chi potrebbe riassumere nella sua persona tutte queste caratteristiche.
Fino a ieri pensavo di avere in tasca la soluzione...
Forse vi farò sorridere... ma ve lo voglio comunque confidare.
Ebbene si, il mio candidato era Celestino Tabasso, ma dopo che ho letto il suo articolo di ieri su "Scrittori à la carte" mi sono ricreduto.
O forse la sua strepitosa recensione è stato solo un geniale depistaggio?
Ho letto anche io l'articolo di ieri scritto da Celestino Tabasso. Lui sembra voler sviare i sospetti proponendo altri indiziati:
-Giorgio Podda, che avrebbe le stesse iniziali di Gustavo Pratt per lasciare una traccia della propria identità nel nome d'arte
- Flavio Soriga, per l'uso della punteggiatura che anticipa di 8 mesi l'uscita di "Sardinian Blues"
Anche l'osservazione circa le sfumature dialettali sembra essere scritta apposta per confondere.
Comunque anche io voto Tabasso.
Secondo me potrebbe essere Giulio Paulis, anche lui ha le stesse iniziali, e le imprecisioni dialettali sarebbero solo un depistaggio, o magari, più subdolamente, un escamotage per far riscoprire ai sardi le loro biodiversità linguistiche...
Sì, io lo so. E' un parente di Hugo Pratt.
Hanna Pratt??? ma vuoi vedere che Gustavo è una donna!?
io lo so chi è. ha il nome e cognome di un noto politico, ma non è il noto politico.
Siete tutti fuori strada: Gustavo Pratt è Lucianone Marrocu, ne sono sicuro!!!!
Ma possibile che nessuno abbia pensato all'assessore alla cultura del comune di Cagliari? Giorgio Pellegrini, è ovvio! Il suo amore per la letteratura è arcinoto, così come il suo senos dell'ironia.
Giorgio Pellegrini... in effetti è un talento letterario, una mente brillante, un artista a 360°, aperto e versatile. Secondo me ha fatto anche le illustrazioni. E' troppo, troppo , troppo... tutto! Dopo il futurismo si torna al manierismo!
Io ho votato lo stesso fra i nomi precompilati, ma secondo me non è nessuno di quelli, secondo me è un autore collettivo... e di Grazia Pili, che ha kle stesse iniziali vìchweìe dite? magari insieme a qualcun altro...
Qualcuno sostiene che si tratti di Giorgio Podda che avrebbe confezionato il libro insieme a un suo amico, un tale Luigi... ma al momento non ci sono conferme. La voce circolava nei pressi di piazza Costituzione...
Secondo me le iniziali non sono un buon indizio ma un subdolo depistaggio di Tabasso che ha suggerito quest'interpretazione. Che sia coinvolto nella bagarre è un dato di fatto.
Mi sembra ovvio, Gustavo Pratt non può che essere uno degli scrittori non "omaggiati" nel libro. Per cui anche io ritengo valida la pista Luciano Marrocu.
allora anche Michela Murgia...
Dal futurismo al manierismo!?
CHE GENIALATA!!!
Marrocu è probabilissimo. Ma è 'omaggiato'.
Resto del parere che almeno un paio dei racconti siano scritti da Michela Murgia, gli altri propenderei magari più per Nino Nonnis. Comunque gente di faccia tosta forte.
Quindi secondo te ci sono più autori dietro Gustavo Pratt?
Comunque Nino Nonnis dice di non saperne niente, ma che se nessuno dovesse farsi avanti sarebbe disposto ad assumersi la paternità dell'opera...
Troppo facile così! Se nessuno si fa avanti e vuole riscuotere i diritti esco dall'anonimato anch'io e mi incarno nel BuonGustavo.
Ma ti pare che uno che può vendere il doppio con il pepe dell'anonimato si rivela? Che credibilità ha che Nonnis dica che non c'entra? ;) Aspetta che adesso ti dice: eja, sono io l'anonimo!
Be', certo, mi pare ovvio. Però non credo che Nino sia Gustavo. Secondo me Gustavo è Gustavo, cioè uno che non c'entra niente con la nouvelle cuisine ops... nouvelle vague della letteratura sada. Uno che boh, chi lo conosce? Uno venuto dal nulla, insomma, o che magari fa tutt'altra professione che lo scrittore e magari proprio per questo non vuole rivelarsi.
Penso che dietro la scelta dello pseudonimo più che il pepe dell'anonimato vi sia la consapevolezza che pregiudizi e preconcetti ne uccidono più della peste.
Siamo tutti molto più disponibili e indulgenti verso una persona senza volto... ci ispira molto meno invidia e disturba molto meno il nostro ego.
nell'ultimo post, quello di ieri, qualcuno ha scritto di essere sicuro che sia Michela Murgia,
una delle assenti più sospette
forse anche quello. ma ciò non toglie che alla presentazione ci andranno tutti i ficcanaso di cagliari e dintorni (giornalisti compresi), sperando che tra i presenti ci sia proprio l'autore curioso di godersi le facce. Invece magari, a sapere prima chi era, col cavolo che sarebbero andati. Come mascherata di carnevale non c'è male, comunque.
Può darsi, anzi credo che tu abbia pienamente ragione. La gente mormora, c'è da curiosare, e chissà che non ci scappi pure una zeppolata!
Bè, in effetti, non ci avevo pensato... L'uscita del libro in concomitanza con il carnevale non deve essere casuale. Mi sembra un altra mossa alquanto furba. Quale periodo migliore per fare uscire in libreria una un autore "mascherato"? E poi si sa, a carnevale ogni scherzo vale...
Penso comunque che le ipotesi di andrea circa la folla alla presentazione siano un pò troppo esagerate. Va be che ci si annoia, però...
La risposta di Andrea "[...]a sapere prima chi era, col cavolo che sarebbero andati[...]" conferma quanto detto nel commento precedente e cioè che "[...]pregiudizi e preconcetti ne uccidono più della peste[...]"...
ma se il libro è scritto così bene come dicono, perchè l'autore dovrebbe temere di uscire allo scoperto?
Non penso che sia una scelta legata al "raddoppio delle vendite", ne al fatto che vi sia chissà quale strategia di marketing dietro tutta questa messa in scena alimentata da giornali, blog e sondaggi on line.
se ci sono le zeppole ditemelo che vengo anche io
anonimissimo, contare sul fatto che la gente sia più curiosa di quel che non sa piuttosto che di quello che sa non è puntare sul pregiudizio: è intelligenza di marketing. A Cagliari ne muove di sicuro più la propensione a farsi i fatti altrui che un carro di buoi, non me ne vogliano i peli.
Sul fatto che il libro sia scritto bene, niente da dire. Ma se salta fuori il nome è normale pure che gli altri si chiedano: ma chi si crede di essere quello per prendere per il culo me? Meglio starsi zitti, o no?
Andrea,
allora siamo d'accordo.
Non penso che il libro sia stato visto dagli scrittori come una presa per culo. A quanto ho sentito io sono stati tutti molto divertiti e solleticati da questa idea.
Il libro non è a mio avviso nè volgare nè offensivo ma vuole solo essere, secondo me, solo un virtuosismo letterario travestito da omaggio agli scrittori.
Onore al merito.
Il cuoco è Massimo Carlotto...
Carminas,
perchè secondo te il menù è stato cucinato da Chef Carloit?
Caro Chiccos,non ti sembra di vedere l'alligatore dietro i fornelli?
Non c'è libro di Carlotto senza trattoria...inoltre il nome
Gustavo(ho mangiato)
Pratt(pietanze)
Questi sono gli indizi da me raccolti.
Vedremo
besitos
Carminas, ma ci vediamo alla presentazione del libro di Domenica prossima?
Sicuramente l'autore sarà presente per cui la rosa dei candidati si restringerà!
Mi viene un sospetto, mi sembra l'opera del duo biolchini-artemalle. L'umorismo è quello e anche lo spirito goliardico e le conoscenze letterarie, e anche l'uso dei passi in sardo che artemalle conosce bene.... mah, magari mi sbaglio. Ma secondo me c'è anche una mano femminile, resto dell'idea che ci sia un autore collettivo dietro, troppo diversi alcuni racconti..
Mauro
Interessante questa idea dell'autore collettivo...
Forse è la risposta più affascinante alla domanda "Chi è Gustavo Pratt?".
O si tratta di un autore collettivo o di un autore schizofrenico.
secondo me è una donna, una donna lunatica, pungente e maliziosa...
Io escluderei Nino nonnis, il suo racconto è imitato male o forse è una trappola voluta ed è proprio Nonnis? State a vedere che in molti faranno outing, tutti diranno
Gustavo pratt sono io e saremo punto e a capo!
Tabasso chiederà "Di chì è questo?" e uno alla volta tutti gli scrittori si alzeranno in piedi e diranno:
"E' mio"... "E' mio"... "E' mio"...
questa scena non mi è nuova...
L'ho letto alla buonora... molto divertente. Mi accodo a chi ha detto la Murgia, ci ha una penna abbastanza azzuda.
povera Murgia, tutti la additano...
non prendertela Michela, in realtà è un gran bel complimemto essere sospettati della paternità/maternità di questo libro.
Spero che almeno ci sia anche lei alla presentazione del libro per potersi difendere dalle "accuse".
e se gustavo fosse davvero uno sconosciuto?
Ho provato una ricetta e sono rimasta soddisfatta dal racconto e dalla pietanza.
bisognerebbe che qualcuno pensasse ad una presentazione culinaria con tant di "assaggi"... di autori, di racconti e di pietanza.
Sono curioso di vedere se qualcuno riesce a preparare il Cinghiale al "Sangue di toro" con contorno di gnocchi alla maniera di Nicola Lecca o i Macarrones de punzu con asparagi e crema di quaglio di capretto alla maniera di Salvatore Niffoi.
Racconti leggeri per piatti non proprio leggeri.
Sicuramente è Soriga.
E chi altrimenti dietro questi misteri?!
Approvo in pieno. Anche per me è Soriga. Infatti è il più giovane e giocherellone dei candidati.
basta aspettare a domenica prossima. se lo vedremo alla presentazione può darsi che sia lui. non penso rinuncerebbe mai a godersi lo spettacolo
DICHIARAZIONI 1.
dal suo sito ufficiale Michela Murgia dichiara:
"Non sono Gustavo Pratt. Ma se lo fossi, ovviamente non lo direi.
No, non so chi è Gustavo Pratt. Ma se lo sapessi, ovviamente non lo direi."
DICHIARAZIONI 2.
dal forum del sito di carlotto qualcuno dichiara:
"... l'idea è simpatica sono curioso di osservarne la longevità editoriale... ho dato un'occhiata anche al Blog, un'idea furba dal punto di vista promozionale. Vediamo se farà centro... io intanto posso solo darvi una certezza su chi non ha sicuramente scritto il libro: Massimo Carlotto".
Io ho pensato a Giuseppe Pili, notare le iniziali, che ha scritto "il ventre della sposa bambina", magari non da solo magari con l'aiuto di una penna femminile che ha scritto i racconti delle autrici donne. Secondo me c'è più di un autore dietro
Oggi le mie indagini mi hanno condotta nella libreria di via Paoli... Gustavo potrebbe essere Aurora, la brava libraia che ha sempre la narrativa sarda in punta di forchetta!
Non credo, se fosse Pili si sarebbe annoverato fra gli scrittori, no? Il più giovane è Lecca, non Soriga, ma il più giocherellone è senza dubbio Nino Nonnis. E secondo me sarebbe anche in grado di farlo. Anche Paolo Maccioni, però, che tanto ama i giochi linguistici. Piuttosto, come mai non è stato emulato Mannuzzu?
Risurre l'essenza del libro al solo quesito "chi è Pratt" mi sembra riduttivo, proverei invece a segnalare che il libro in se è un piccolo gioiello editoriale, un bel libro davvero anche nella cura grafica e tipografica, complimenti vivissimi a chi lo ha progettato e realizzato, oltre a chi lo ha scritto, naturalmente!
A nessuno sono venuti in mente Vincenzo Saldì e Piergiorgio Pulisci? Si sono già cimentati nell'imitazione dello stile di Carlotto e di Abate nel catfish open sorce! Io propendo per questi due, magari insieme ad altri...
Nick
Se non sono venuti in mente a nessuno forse ci sarà un motivo...
Pulisci e Saldì non credo sarebbero stati però capaci di imitare anche Capitta, Agus e Ferruzzi. Ho il sospetto che leggano solo Carlotto, Abate e Lansdale... (non me ne vogliano, ognuno legge quello che gli pare). Piuttosto, sono d'accordo con chi ha scritto che limitarsi al giochino "chi è Pratt" sia riduttivo, perché l'opera mi sembra meritoria in sé di ben altro interesse.
Un amico mi ha detto "io lo so chi è, è Giorgio Pisanu". Giorgio Pisanu, chi è costui?
linda ha ragione: il libro merita di essere letto, guardatp, ascoltato e cucinato. associarlo solo al quesito "chi è gustavo pratt" è riduttivo, ma credo che chi ha avuto il libro fra le mani lo sappia. so che qualcuno si è anche messo fra i fornelli per provare le ricette...con ottimi risultati!
Ma sìì, tutto sommato sapere chi è Gustavo Pratt mi sembra meno importante del libro che è una testimonianza di come la letteratura sarda abbia oggi una forza tale da far nascere cose del genere. Ma già che in questo spazio stiamo giocando all'identikit, qualcuno ricorda che nel blog di Sandro Mascia qualche tempo fa si facevano imitazioni e falsi del genere? Tanto prima o poi si scoprirà chi è!
Stefi
La mia esperienza personale mette in luce un altro aspetto rilevante del libro.
Questi assaggi di stili e di scrittori costituisce un forte invito alla lettura.
Sono in pochi a avere letto e a conoscere tutti gli autori racchiusi in questo libro. Il passaggio dall'assaggio al piatto completo è breve. Uno si incuriosisce e vuole vedere come scrivono e chi sono gli scrittori ancora sconosciuti.
(Mia madre, per esempio, - lettrice parecchio arrugginita - per colpa di Pratt mi ha requisito "Alba dei giorni bui" di Angioni, "Creaturine" di Capitta e "il postino di Piracherfa di Niffoi)
Realizzare un libro del genere con i veri autori sarebbe stata un'impresa praticamente impossibile (tra antipatie, diritti, contratti, veti incrociati, narcisismi, egocentrismi e divismi).
Avete fatto un bell'omaggio alla narrativa e ai narratori "sardi". Una bella promozione per tutti gli autori contenuti nel menu di questo libro.
Eccoci arrivati al fatidico giorno della presentazione cagliaritana... noi dell'alta sardegna aspettiamo notizie, rivelazioni, retroscena, colpi di scena e anche un po' di gossip dai bloggisti che saranno presenti - Ciao!
Caro anonimo, non c'è nessun gossip di rilievo da raccontare, nel senso che gustavo non si è ancora rivelato... e chissà se mai lo farà. però la presentazione è stata frizzante, un peccato essersela persa. però niente pizzette e nessuna zeppolata!
Secondo me Gustavo Pratt è un autore a 4 mani, io sospetto uno domenica assente insieme ad uno presente, così riesce a esserci e a non esserci allo stesso tempo! Dei presenti escluderei la Ferruzzi e Angioni. Ma Nonnis finto candido, Maccioni che getta la falsa pista su Floris poi la ritira... anche la Alcioni con quell'ammissione di preveggenza non m ha convinto. Magari sono Floris e Maccioni, oppure Pinna e Nonnis, Floris e Nonnis, Maccioni e Pinna, Alcioni Pinna... insomma un assente e un presente in combutta.
E l'indizio di Angioni sull'espressione cinematografica del suo racconto mi spinge a sospettare di Salvatore Pinna.
Certo che siano loro o no ne ha letto di autori sardi Pratt! Ma gli autori sardi si leggono davvero così fra di loro?
E gli assenti residenti a Cagliari perchè non si sono degnati di andare? Troppo irriverente essere caricaturati da uno sconosciuto?
Annamaria
mio babbo dice che gustavo gli ha copiato la ricetta degli spaghetti ai ricci che è proprio uguale uguale a come la fa lui!
Gran bel libro, grande operazione editoriale.
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